Il volo dell’angelo … uno degli eventi più attesi del Carnevale di Venezia
Domenica 12 Febbraio alle ore 12.00 si terrà uno degli eventi più attesi del Carnevale di Venezia: il volo dell’angelo.
Ogni anno migliaia di persone si recano in Piazza San Marco per assistere a questa tradizione che è ritornata in auge solo recentemente si è ripresa una consuetudine che risale ai tempi della Repubblica Serenissima.
A partire dal 2001 il volo dal Campanile di San Marco al Palazzo dei Dogi, è tornato ad essere eseguito da una “Angelo” in carne ed ossa , sostituendo la Colombina , il “ pupazzo” che era stato utilizzato durante i Carnevali degli anni ’90.
Tradizionale reminescenza dell’omaggio portato al Doge, l’evento propone l’emozionante volo di un ospite segreto della città di Venezia, dalla cima del campanile di San Marco sino al centro della piazza. Accolta nell’affollato parterre dai gruppi delle rievocazioni storiche in costume, scioglierà la tensione del svolo nell’abbraccio del Doge e del pubblico, elettrizzato dallo spettacolo scenografico.
Le origini di questa manifestazione risalgono alla metà del 1500, quando fu realizzato un evento straordinario che fece molto scalpore: un giovane acrobata turco riuscì, con il solo ausilio di un bilanciere, ad arrivare alla cella campanaria del campanile di San Marco camminando, nel frastuono della folla sottostante in delirio, sopra una lunghissima corda che partiva da una barca ancorata sul molo della Piazzetta. Nella discesa, invece, raggiunse la balconata del Palazzo Ducale, porgendo gli omaggi al Doge.
Il successo della spettacolare impresa e le richieste, portarono Venenzia a riorganizzare l’evento anno dopo anno. Solitamente lo “Svolo del Turco”, come venne chiamato l’evento, si svolgeva il Giovedì Grasso come cerimonia ufficiale che prevedeva esibizioni di funamboli di professione, con tecniche simili e con forme che con gli anni subirono numerose varianti.
Dopo alcuni anni anche giovani veneziani, dando prova di abilità e coraggio con varie spericolatezze e variazioni sul tema, si cimentarono in questa impresa che mano a mano prese sempre più la formula del Volo dell’Angelo: un uomo dotato di ali ed appeso con degli anelli alla corda, issato e fatto scendere a gran velocità lungo la fune. Il prescelto, al termine della discesa nel loggione di Palazzo Ducale, riceveva sempre dalle mani del Doge dei doni o delle somme in denaro.
La tradizione subì un’interruzione nel 1759, quando la tragedia sostituì lo spettacolo: l’acrobata si schiantò al suolo tra la folla inorridita. L’evento, svolto con queste modalità, fu immediatamente vietato e sostituito da una grande colomba di legno che nel suo tragitto, partendo sempre dal campanile, liberava sulla folla fiori e coriandoli. Anche il nome venne modificato in Volo della Colombina.
saramagellano
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